Questa sera ti ho guardata. Prima di sfuggita. Poi sono tornato indietro e l’ho fatto con molta più attenzione. Sì, ti ho guardata meglio.

Sto cercando di capire se quello che ho visto mi è piaciuto oppure no…

Il tuo viso era diverso. Era approssimativo. Era esteriore. Era generico.

Ed io lo so, tu non sei così.

Devo farti una domanda. Ma stai fingendo?

Perché sto cercando di capire. E mi sono preso del tempo per far questo. Un tempo di qualità. Un tempo che mi consenta di penetrare lì dove non arriva mai nessuno …

Io non voglio scorrere gli occhi su di te. Io voglio conoscerti e decifrarti. Io voglio insinuarmi dentro di te.

Non si comprendono mai fino in fondo le persone. Perché l’evoluzione è costante e viviamo in un mondo dominato dalla velocità.

È veloce un viaggio.

È veloce un pranzo.

È veloce un colloquio.

È veloce un abbraccio.

È veloce un addio.

Ed io, il tempo di capirti fino in fondo non ce l’ho. Ma devo farlo. Devo farlo per difendere il mio futuro. Per liberare i miei passati. Per preservare il mio presente.

Questa sera ti ho guardata. Prima di sfuggita. Poi sono tornato indietro e l’ho fatto con molta più attenzione. Sì ti ho guardata meglio, cara mia immagine riflessa su quello specchio…

[photo by ANTONIO ERRIGO]