Avrei evitato un cliché, per poi inciampare di sicuro in un altro…
Probabilmente avrei fatto in modo di farmi venire a prendere. E ti avrei aspettato giù. Perché mi piace vederti arrivare, mi piace vederti guidare e sapere già che il tuo stereo passa sempre il solito cd sul quale tu canti a memoria tutte le parole.
Ti avrei chiesto come stai.
E non mi sarei accontentato del “bene, grazie”, ma mi sarei aspettato una risposta vera.
Pensaci, nessuno mai ci chiede come stiamo. E se lo fanno, fidati, della risposta non gliene frega un cazzo.
Ti avrei toccato le mani. Senza pensarci…
Ti avrei fatto ridere. Senza pensarci…
Ti avrei tolto un ciglio dal viso. Senza pensarci…
Ti avrei raccontato una parte della mia vita che non conosci. Che non conosce nessuno. E lo avrei fatto guardandoti negli occhi, cercando quella verità che solo loro sanno regalarmi. Cercando quella luce che mi ha fatto perdere la testa per te…
Questa forse sarebbe stata anche la serata perfetta per litigare un po’.
Sì, ti avrei stuzzicata, ti avrei fatto innervosire, ti avrei provocata.
E tu mi avresti tenuto testa, come sempre.
E, come sempre, mi avresti regalato un pezzettino di te.
E, come sempre, senza saperlo, mi avresti fatto innamorare un pezzettino di più…
Non so cosa avremmo mangiato ma di sicuro dopo cena ti avrei portata a prendere un waffle con la nutella. E ti avrei parlato di Bruxelles…
Lì dove i waffles sono ad ogni angolo, dove la cioccolata è buona da togliere il fiato. Lì dove il mondo sembra essersi dato un appuntamento. Lì dove ci sono tutti: gli italiani, gli irlandesi, gli austriaci, gli svedesi, gli inglesi, gli spagnoli, i portoghesi…
La città delle grandi negoziazioni, degli accordi, dei compromessi…
E, proprio ora, con le labbra un po’ sporche di panna, tu mi avresti detto che scenderesti a compromessi su tutto. Su tutto, ma non sull’amore…
E ti saresti fatta seria. E, mettendoti di fronte a me, viso contro viso, mi avresti stretto le mani e mi avresti chiesto di non mentirti. Di non raggirarti. Di non approfittare di te.
E, nonostante io ami parlare tanto, questa volta avrei taciuto. E ti avrei risposto con un bacio.
Un bacio che ti avrebbe dato tutte le certezze di cui hai bisogno.
Un bacio che ti avrebbe dato le note giuste.
Un bacio che ti avrebbe fatto credere che i sogni, in fondo, si possono ancora realizzare…
Buonanotte.
[photo by Celestino Breccione Mattucci]