Antonio Errigo
29/12/2012
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“…Una pagina…Bianca…

La tua vita…

 

Prima di leggere il libro,purtroppo,come succede spesso tra le mura della mia vita, mia madre mi racconta (forse sapendo quanto sono diffidente) parti di film che ha visto,parti di libri che ha letto, cercando di farmi incuriosire attraverso parole, o racconti che l’autore narra nelle pagine della sua “avventura”.

 

Succede anche per il tuo libro:

– ” è cosu ”

– ” ma la smetti con sto cosu?!”

 

Un giorno intero a raccontarmi della sorpresa di Natale:

– “vorrei proprio sapere se esiste davvero”…

 

Non potevo (divorata dalla curiosità), arrivata a questo punto, fare a meno di posare sul comodino il mio amatissimo Kapuscinski e, dare spazio ad un nuovo sconosciuto, o meglio, da brava “ficcanaso”, farmi i fatti di un giovane ed inesperto scrittore…

Dopo due ore di lettura, mi sono resa conto di essere già oltre metà, sono solita divorare libri ma, la tua vita aveva assorbito me,

Bologna mi sembrava di averla sotto i piedi,

immaginavo la disposizione dei mobili della tua nuova camera,

l’architettura della tua piccola cucina,

la fisionomia di Celestino, Alice e Carlotta,

sentivo l’agitazione del tuo primo giorno in facoltà, del tuo primo colloquio e mi rivedevo nelle tue figuracce (classica legge di Murphy), nei tuoi sogni, nelle tue speranze.

 

Mi sono imposta di chiudere il libro,di riflettere su ciò che mi stava lasciando dentro.

…ero io?! O mi ero fatta trasportare troppo dalla tua vita, così simile alla mia?!

Era questa dannata voglia di fuggire che ti aveva portato a Bologna?! Era questa dannata voglia di equilibrio che ti aveva fatto infatuare di Bianca?!

…e poi Bianca, così diversa da te, così sopra le righe, con tutta la sua complicata semplicità, chi è Bianca in realtà?! è forse il tuo alter ego? è la donna idealizzata che in realtà non vorrai mai? è solo il miscuglio di una serie di donne che hanno incrociato il tuo cammino? O è solo la tua vita,che camminando hai incontrato, c’hai sbattuto, sei caduto ti ha aiutato a rialzarti, è quella pagina che devi ancora scrivere e, che mai farai?

 

Le parole della tua vita sono una serie di emozioni che ti avvolgono e stravolgono, che ti fanno sentire parte integrante di una semplice quotidianità, amore, amicizia, realizzazione professionale e morte…

 

Alcuni capitoli, però, hanno più di altri colpito particolarmente la mia attenzione, forse perchè mi ci sono rivista, forse perchè paradossalmente ho vissuto le stesse emozioni.

 

“Vengo con te” è un libro semplice,è il cammino che tutti fanno o vorrebbero fare ma che nessuno ha il coraggio di scrivere ed affrontare; t’incuriosisce, t’inghiotte nella vita delle vie di Bologna, dell’università, della Prime, nella storia d’amore di Celestino e Carlotta, nella stravagante e bellissima Alice, nella fragilità e sfiducia di Bianca (a mio avviso metafora della vita), t’inghiotte nell’anima di Antonio che cerca il suo posto nel mondo, viaggiando.

 

“…è un po’ come quando ti guardi allo specchio e fissi i tuoi occhi, cercando inconsapevolmente di vedere la tua anima…

TU L’HAI FATTO “

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