Antonio Errigo
29/05/2013
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Ci conosciamo ormai da anni. Non ricordo neanche più quanti. Forse … beh, forse siamo stati concepiti insieme. Di sicuro io sono nato quando l’ho incontrata. Prima ero semplicemente vivo.

 

Ha qualche lentiggine che ogni tanto nasconde sotto un filo di fard. Ma quelle piccole macchioline a me piacciono. Rendono la suo volto ancora più enigmatico.

 

Sapete il suo viso è una macchina estremamente sofisticata. Ogni espressione è intrisa di mille significati ed io voglio starle affianco finché non li avrò compresi tutti. Uno ad uno.

 

Badate, io non voglio impossessarmi di lei. Non me ne farei nulla di una lei solo mia. Sarei un folle a sottrarla alla vita. Ma non quella in senso biologico…

 

Sarei un pazzo a sottrarla alla quotidianità.

 

I tram hanno bisogno di lei.

I marciapiedi hanno bisogno di lei.

Gli uomini e le donne fermi al semaforo hanno bisogno di lei.

I quadri hanno bisogno di lei.

L’acqua della fontanella ha bisogno di lei.

Questa città ha bisogno di lei.

 

Sì, perché lei ha concesso ai suoi sensi di stare in libertà. E questo si vede.

 

I suoi occhi sono sovrani …

Il suo udito è disponibile …

Il suo olfatto è curioso …

Il suo tatto è deciso …

 

Vorrei chiedere alle fragole che ho comprato stamattina se sapevano di essere così buone e succose prima di essere state morse da lei.

Chiederei a quel vigile se si fosse mai sentito così utile prima di averle detto di andare sempre dritto e poi svoltare a destra.

Vorrei anche sapere se il mio telefono ha mai pensato di avere un senso prima di ricevere il suo sms con scritto: “facciamo l’amore?”. E sì, perché lei mi ha insegnato che chiedere di essere  aiutati ad esaudire un desiderio è molto meglio che aspettare che si avveri da se.

 

Regna l’ignoranza? Beh, lei depone il Re e si siede sul suo trono … con le ginocchia tirate su a leggere un buon libro.

Domina la sfiducia? Lei la sconfigge impadronendosi dei sorrisi altrui e restituendoli…

Prevale l’avversione? Lei spazza via gli animi ostili facendo un palloncino con un chewingum…

 

C’erano serietà, tristezza, preoccupazione. Ma poi è arrivata lei.

Ed è bello non averla davanti ai piedi, è bello non saperla dietro le mie spalle, è bello averla accanto …

 

Buonanotte!

La raggiungo, dorme beata …

 

 

 

 

[photo by ANTONIO ERRIGO]

 

 

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