L’attimo prima … di ogni cosa.
È quello il momento per capire chi siamo. Per comprenderci davvero.
Sì, perché spesso facciamo gli equilibristi, gli stuntman, gli acrobati, i giocolieri, i contorsionisti, pur di farci notare da chi ci sta intorno. Per farci capire. Per dimostrare loro che valiamo. Che vale la pena frequentarci. Che è vero sì, siamo acidi, saccenti e pungenti. Ma sappiamo essere anche dolci e amabili.
Spesso assumiamo l’atteggiamento di quei bambini che non riescono a farsi vedere per via della loro altezza e cominciano a urlare, saltellare e sbracciarsi davanti agli adulti, per farsi notare.
Della serie “Hey tu, guardami! Guarda che so fare? Sono bello? Sono bravo? ”
Ma quand’è, invece, che dovremmo presentare Antonio ad Antonio, Giorgia a Giorgia, Marco a Marco, Alessandra ad Alessandra … e così via?
Quand’è che dovremmo notarci?
Quand’è che dovremmo capirci?
Quand’è che dovremmo considerarci?
Quand’è che dovremmo dimostrare qualcosa a noi stessi?
Insomma, quand’è che dovremmo prendere gli appunti migliori delle lezioni che la vita ci mette a disposizione?
Beh … ci ho riflettuto e la risposta è: l’attimo prima …
Ve lo dico io quando siete veramente voi stessi.
È l’attimo prima di infilare la chiave nella porta di casa.
Quell’esatto momento in cui desideri solo varcare l’uscio ed emettere un sospiro dopo una giornata estenuante.
In quell’istante saprai se hai dato il massimo o potevi far di più…
È l’attimo prima di lasciare la spiaggia. Al tramonto.
Quando tutti hanno già indossato il casco, appoggiato il telo sulla sella, acceso i motorini oppure son già saliti in macchina. E ti urlano “oh, ma ti sbrighi?” … e tu invece fai piano, perché devi aspettare che il sole tramonti definitivamente.
È in quel tiepido raggio che c’è la tua estate.
È l’attimo prima di scegliere vicino a chi sederti sull’autobus o in treno. Che se c’è uno straniero poi, quell’attimo dura … un attimo in più …
È lì che capisci quanto sei cittadino del mondo. Non quando lo scrivi su Facebook.
È lì che capisci se tu hai voglia di ascoltare altre storie. Altre lingue. Percepire altri odori.
È lì che la tua muta e sommessa xenofobia sta germogliando o finalmente ti sta abbandonando…
È l’attimo prima di dire “sì, lo voglio”, sull’altare di una chiesa.
Quell’istante che hai sognato per quattro lunghi anni e che dura così poco.
Quell’istante in cui, mentre lo fai, la guardi dritto-dritto negli occhi e pensi dentro di te “Porca puttanta se lo voglio!! Lo voglio eccome!!”
È l’attimo prima di uscire.
Quando ti guardi compiaciuta allo specchio. Perché tu sai di essere carina, nonostante lui non te lo dica spesso.
È in quell’istante che ti stai volendo bene sul serio. Non dopo, quando a dire che sei bella c’è Andrea, Simone, Francesco o che ne so io…
Sì, fa piacere … lo so. Ma è l’attimo prima che tu hai messo a fuoco le gerarchie della vita. Prima vieni tu, poi gli altri.
È l’attimo prima di baciare quella persona.
Sì, l’attimo in cui muovi la testa e quello spazio diventa incolmabile. Lungo a tal punto da farti desiderare di arrivare il prima possibile alle sue labbra … E non importa se tu quelle labbra le hai sognate per tante notti oppure hai scelto di baciarle cinque minuti fa.
L’attimo prima di farlo è l’unico che vale la pena di essere vissuto.
Lì saprai chi sei …
È l’attimo prima di premere le dita sulle corde di una chitarra. O pigiarle sui tasti di un pianoforte.
Quando hai già in testa il tuo giro armonico. La tua canzone. Le parole che hai scritto. La melodia che hai composto…
È l’attimo prima di impugnare un microfono e parlare difronte a centotrenta persone.
Quando speri di ricordare le parole che hai scritto sui tuoi appunti, che adesso sono invisibili, annebbiati dall’emozione.
Quando senti la tua voce amplificata ed il silenzio di chi ti ascolta si fa invadente.
È in quel secondo che stai amando quello che fai. E non desideri altro che spiegarlo … spiegarlo bene. Con le parole giuste.
È l’attimo prima di abbandonarti al sonno.
In quel palpito troverai il tuo unico e vero amore. Perché è proprio adesso che bussa alla porta della tua mente.
Troverai le tue fatiche e le tue ansie.
Troverai i tuoi sogni prima ancora di farli…
È l’attimo prima di chiudere la valigia. È lì che pensi, non a quello che ti aspetta l’indomani, ma al prossimo viaggio. E al prossimo ancora.
Ecco, è l’attimo prima … di ogni cosa, a farti capire chi sei.
Notte.
Domani sarà Bruxelles …
[foto by ANTONIO ERRIGO]