Antonio Errigo
06/11/2013
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C’era una volta uno che raggiunse un sogno.

C’era una volta uno che raggiunse DUE VOLTE un sogno!

Per fortuna sono io…

 

Ieri, 5 Novembre 2013, è uscito in commercio il mio secondo libro. Dopo la magnifica esperienza di “Vengo con te” (Gangemi, 2012), finalmente vede la luce anche “Quartiere mondo” (Gangemi, 2013).

Ecco una breve sintesi.

 

Un forte abbraccio a tutti voi.

 

 

*   *   *

 

Si può raccontare la crisi economica da un punto di vista differente? Magari con parole più vicine a noi tutti, che di statistiche, numeri e sondaggi non ne sappiamo nulla?

 

In questo romanzo i calcoli, i grandi sistemi economici, le complesse soluzioni alla corruzione e alle ingiustizie del mondo, lasciano il posto a una semplice mamma infaticabile, a un padre disoccupato, agli anziani frequentatori di un circolo di quartiere, al Sig. Remo, fruttivendolo che cita Kierkegaard, Voltaire, Nitzsche e Dostoevskij. A Lucia, laureata in giurisprudenza con 110 e lode e ora commessa di un supermercato. A Lorenzo, ricco, borghese, presuntuoso e innamorato. A Jaya e Dinkar due piccoli bambini indiani, nati in Italia.

 

Sono queste normalissime persone, con le loro storie, le loro paure, le loro insicurezze, i loro amori e i loro sogni, a occupare lo spazio e il tempo del secondo romanzo di Antonio Errigo.

 

Sullo sfondo c’è Luca, un giovane giornalista che recensisce film in uscita al cinema per un quotidiano importante. Il sommesso protagonista di questa storia ha appena varcato la soglia dei trenta ed è circondato da gente che vive vite cariche, compatte, traboccanti, dinamiche.

Lui invece se ne sta lì, ostaggio di se stesso, a vivere passivamente la sua quotidianità, con una radio sempre accesa che sembra narrargli i suoi giorni, privi di alterazioni e sussulti, come fosse una voce fuori campo che si atteggia a moderno Grillo parlante.

 

In un anonimo e affascinante quartiere romano Luca consuma il tempo e avverte la stretta morsa di una conclamata mediocrità. Ecco perché decide di sciogliere i lacci e i lacciuoli che lo tengono legato alla sua città per intraprendere non un viaggio qualsiasi, ma il viaggio per eccellenza. Quello le cui tappe segneranno il vero cambiamento. Quello che tutti noi dovremmo affrontare almeno una volta nella vita.

 

Barcellona, Alicante, Lisbona e Parigi, per Luca non saranno solo delle nuove città da scoprire, saranno nuove palpitazioni, saranno teneri brividi, insolite scosse, inedite sensazioni.

La forza straordinaria delle parole, l’allegria di nuovi incontri, l’incoscienza di un autostop, la potenza dirompente della casualità. In questo nuovo romanzo, intenso ed essenziale, Antonio Errigo mette insieme questi elementi per raccontarci uno spaccato di vita dai sapori reali, fatta di drammi familiari, scelte giuste e scelte sbagliate, conseguenze, errori e qualche ingiustizia.

 

Saranno gli amori iniziati, gli amori finiti e quelli sospesi che, capitolo dopo capitolo, pagina dopo pagina, ci faranno arrivare, puntuali, all’unico vero appuntamento importante: quello con noi stessi.

 

 

“Non sapeva cosa l’avrebbe atteso ma sapeva che, a quel punto, partire o rimanere avrebbe fatto la differenza. E certe scelte si prendono solo una volta nella vita.

Perché le occasioni sono tante, ma la lucidità di parlare con se stessi e scegliere davvero, beh… quella ti viene a trovare solo una volta. E se non sei pronto, se non ne approfitti, ti giochi una vita intera”

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