Antonio Errigo
11/08/2013
Commenti
2 copia

 

 

–       Ciao!

–       Hey ciao, come stai?

–       Bene bene grazie. Senti posso chiederti un favore?

–       Certo dimmi pure …

–       Mi salvi?

–       … come scusa?

–       Sì, mi salvi?

–       … non ti seguo … salvarti? Ma da cosa?

 

Ecco, dovresti salvarmi da questa passeggiata inutile, in un posto qualunque. Dovresti salvarmi da questi sguardi morigerati. Da questo tavolino modesto. Salvami da quella sedia comoda, rilassante, confortevole. Da questo cazzo di spicchietto di limone che galleggia solitario dentro tre dita di birra.

Dovresti salvarmi dai discorsi sul clima.

 

Dovresti salvarmi da quel tipo con i capelli ben pettinati, col gel. Ma anche da quel tipo con i rasta. Dovresti salvarmi da quella figa lì, che è perfetta e sa di esserlo. Ma anche da quella tipa alternativa con le Birkenstock. Salvami dai carnivori, ma anche dai vegani. Dovresti salvarmi da quelle rapide omologazioni, dai luoghi comuni, dalle anonime accettazioni.

 

Salvami dal Ferragosto, dalla vacanza. Ma salvami anche dai viaggi, perché da alcuni non si torna più indietro. E stai male dopo…

 

Salvami dal concetto dei 1000 € al mese. Salvami dal “quasi-quasi mi faccio un tatuaggetto”. Salvami da Facebook e Twitter. Ma cazzo salvami anche da quelli che “io non guardo la TV, io leggo e basta”.

 

Salvami dal primo Mojito. Dal secondo, che non è necessario. Ma soprattutto dal terzo, che è il più completo abbattimento dello spirito. È afflizione senza pianto.

 

Salvami da quella coppia che passeggia mano nella mano senza parlare, senza sorridere. Bastardi! Se solo sapeste guardarvi meglio…

 

Salvami dal calciomercato e dal fantacalcio. Salvami da questa donna misurata, controllata, moderata.

Salvami dalla vigliaccheria, dalla morale.

 

 

–       Ok, ma come posso fare?

–       BACIAMI!

 

 

 

 

 

 

[photo by ANTONIO ERRIGO]

COMMENTI: